I “Premi Nazionali per la Traduzione”, conferiti dalla Direzione generale biblioteche e istituti culturali, rappresentano il riconoscimento dello Stato a favore di quanti si sono impegnati nella traduzione letteraria, attività insostituibile nel dialogo tra culture diverse.
I Premi si configurano, oltre che come segnalazione di un lavoro di intermediazione culturale ai suoi livelli di eccellenza, anche come osservatorio privilegiato e centro di riflessione sul concetto stesso di traduzione inteso nel suo senso più ampio e interdisciplinare e si inquadrano in un variegato e complesso organico di iniziative con le quali si vuole riaffermare il riconoscimento del valore sostanziale del ruolo della traduzione, nella consapevolezza dell’assoluta rilevanza che le attività traduttorie assumono in contesto internazionale.
I Premi, istituiti con D.M. 4 febbraio 1988 e s.m. (D.M. 4 gennaio 1990, D.M. 16 ottobre 1991 e D.M. 13 aprile 1994), vengono conferiti annualmente dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, in base alla valutazione operata da una Commissione di esperti, nominata con decreto ministeriale, e sono destinati a traduttori, case editrici italiani e stranieri che abbiano contribuito alla diffusione, grazie al loro elevato apporto professionale, alla diffusione della cultura italiana all’estero e della cultura straniera nel nostro Paese.
I traduttori e le case editrici premiati ricevono, nel corso di una cerimonia di premiazione, la pergamena celebrativa e un concreto benefit economico (variabile a seconda della disponibilità di bilancio).